La tragedia dei femminicidi

 

Una piaga sociale da sradicare

Il numero di femminicidi continua a crescere vertiginosamente. Si stima che in Italia, ogni 3 o 4 giorni, una donna venga uccisa da un uomo, nella maggior parte dei casi da un partner che diceva di amarla. Dall'inizio dell'anno, infatti, sono morte 61 donne, una lista destinata ad allungarsi. L'ultimo efferato omicidio si è consumato nel casertano, a San Felice a Cancello, dove una giovane donna ventiquattrenne, Eleonor Toci, è stata strangolata nel letto dal marito trentenne, Luzmil, entrambi di nazionalità albanese, sotto gli occhi dei due figli di quattro e sei anni. Pare che Eleonor fosse arrivata in Italia da pochi mesi con i bambini per ricongiungersi con il marito, un bracciante agricolo, che già si trovava in Italia con il fratello e altri parenti. Oltre al desiderio di riunirsi con il marito, Eleonor sperava di offrire ai suoi bambini una vita migliore. Purtroppo, invece, hanno assistito a un brutale assassinio, quello della madre. Uno dei bambini, durante una videochiamata con la zia, avrebbe mostrato il cadavere della madre sul letto. I soccorsi sono arrivati quando la zia ha chiamato le autorità. Nel frattempo, l'uomo era uscito in giardino in compagnia del fratello e, quando sono  arrivate le forze dell'ordine, lo hanno trovato in uno stato confusionale, ammettendo subito l'omicidio e lasciando ai suoi bambini un ricordo orrendo di sé, segnandoli profondamente e facendoli diventare orfani. 
Sembra che ci sia una disconnessione tra la consapevolezza pubblica e l'azione individuale. È necessario un impegno radicale, che parta dall'educazione nelle scuole e arrivi alla formazione dei professionisti. Il modo di pensare di ognuno deve essere rivoluzionato. Episodi del genere sono inaccettabili e richiedono una risposta forte e coordinata da parte della società. La prevenzione della violenza di genere deve diventare una priorità a tutti i livelli, coinvolgendo famiglie, istituzioni e comunità. Solo attraverso un cambiamento culturale profondo si può sperare di mettere fine a questa tragedia.

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