EPIDEMIE

La Storia ci insegna che le Epidemie si sono ripetute nel tempo sistematicamente, spesso a causa delle scarse condizioni igieniche nei periodi di carestia e di guerra 

Tintoretto, San Rocco e i 50mila morti di peste a Venezia


Ricordiamo insieme le più Grandi Epidemie, dalla più antica alla più recente.

PESTE DI ATENE

Secondo lo storico Tucidide l'epidemia si diffuse dall'Etiopia e passando dalla Libia e dall'Egitto arrivò in Grecia. Infatti, nella Grecia del V secolo a.C. (precisamente tra il 430 e il 426 a.C.) si registrarono casi di febbre tifoide nota come Tifo. Lo storico Tucidide si ammalò, ma riuscì a sopravvivere e fu proprio lui a descriverci l'epidemia. Tra le vittime si ricorda, Pericle, il generale che guidò Atene nella guerra del Peloponneso. 

PESTE ANTONINA

Alla fine del II secolo d.C. (165-180 d.C.) Roma venne travolta dalla peste propagata dall'esercito di ritorno dalle campagne partiche. 
Il medico Galeno (medico di corte dell'imperatore Marco Aurelio, Lucio Vero, Commodo e Settimio Severo)  descrisse l'epidemia come "grande peste di lunga durata" citandone i sintomi: 
febbre alta, diarrea e infiammazioni della faringe, insonnia, disturbi mentali, oltre a eruzioni cutanee di colore nero, a volte asciutte e altre volte purulente, che apparivano verso il nono giorno di malattia.
Tuttora non si sa con certezza se si fosse trattato di vaiolo o morbillo, ma le vittime furono tante e l'esercito venne decimato. L'imperatore Lucio Vero fu una delle tante vittime della peste Antonina. 

PESTE DI CIPRIANO

Si diffuse dal 249 d.C. al 262 d.C. indebolendo notevolmente l'Impero Romano. Nel suo trattato "De Mortalitate" San Cipriano, vescovo di Cartagine, descrisse questa terribile epidemia che secondo una stima uccise 5000 persone al giorno nella sola Roma. 

PESTE DI GIUSTINIANO

Si propagò durante il VI secolo d. C. nell'Impero Bizantino soprattutto a Costantinopoli. Lo stesso imperatore Giustiniano muore di peste.

PESTE NERA

Già  nota a metà del XIV secolo, tra il 1346 e il 1353 fu una delle più grandi pandemie della storia.
Pierart dou Tielt I cittadini di Tournau, in Belgio che seppelliscono i morti durante la peste nera, XIV secolo.

PESTE DI SAN CARLO

Nel 1575 si diffuse a Milano la peste di San Carlo, così chiamata perché si verificò durante l'episcopato di Carlo Borromeo, il vescovo che aveva generosamente assistito i malati. A Venezia la peste uccise un abitante su quattro.

PESTE BUBBONICA

La peste bubbonica del 1630 si diffuse in Italia tra il 1629  e il 1633 in particolare nel Granducato di Toscana, nella Repubblica di Lucca, nella Svizzera, ma la zona più colpita fu il Ducato di Milano.

PESTE DEL 1656

Si diffuse dalla Spagna all'Italia. In Italia il Regno di Napoli fu quello più colpito.

Paulus Furst di Norimberga, dottor Schnabel von Rom, 1656

GRANDE PESTE DI LONDRA

Nel 1665  giunta in Inghilterra, forse attraverso navi provenienti dall’Olanda, decimò circa 100.000 vittime in due anni. L’epidemia si spense con il grande incendio che devastò la capitale del Regno Unito. Tra i testimoni Daniel Defoe, l’autore di “Robinson Crusoe” che nel 1722 pubblicò il “Diario” dell’anno della peste.

PESTE DI MARSIGLIA

Nel 1720 una nave, proveniente dalla Siria, con a bordo tessuti e batuffoli di cotone, pieni di pulci che portavano la malattia, approdò a Marsiglia causando oltre 120.000 vittime. 

VAIOLO

Dominante durante il XVIII secolo, è stata una delle due uniche malattie che l'uomo riuscì a debellare con il vaccino. Tra i sintomi: febbre alta, eruzioni cutanee, dolori muscolari, macchie sulla pelle, prurito, vomito. La trasmessione può avvenire per inalazione di gocce di saliva contaminate o per contatto diretto con persone infette.

TIFO

Esisteva già ai tempi delle Crociate, ma ricomparve anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Si distinguono tre tipi di tifo: 
il tifo esantematico o tifo epidemico o tifo petecchiale, che venne diffuso dai pidocchi, il tifo murino o tifo endemico, che venne diffuso dalle pulci e il tifo addominale o febbre tifoide.

MALATTIA DEL SUDORE E COLERA

Nel XVI secolo, si diffuse, dall'Inghilterra all'Europa, la malattia del sudore. Ci descrisse i sintomi il Dott. John Caius: 

«La malattia comincia molto improvvisamente, con un senso di ansia, seguito da brividi freddi, a volte molto violenti, capogiri, mal di testa e dolori al collo, spalle e agli arti e spossatezza. Dopo la fase del freddo, che può durare da mezz'ora a tre ore, seguono la fase del caldo e del sudore. Il caratteristico sudore arriva all'improvviso, senza un sintomo preciso. Insieme ad esso, o dopo di questo, arrivano il mal di testa, delirio, tachicardia e una forte sete. Anche le palpitazioni e il dolore al cuore sono sintomi frequenti. Non sono state osservate eruzioni cutanee. Nella fase finale si sente un bisogno urgente di dormire e un'ulteriore stanchezza, ma la morte può pervenire dopo ore e ore di sofferenze»

Si contano sette pandemie di colera, nel corso degli ultimi duecento anni, che uccisero milioni di persone in tutto il mondo. Nel 1817 si diffuse dall'India ai Paesi del sud est Asiatico, dell'Europa, del Medio Oriente, dell'Africa, dell'America, anche se la sua origine pare essere più antica, Vasco da Gama ne fa menzione nel 1490. Il colera può essere trasmesso bevendo acqua o mangiando alimenti contaminati da materiale fecale di individui infetti (malati o portatori sani o convalescenti).

INFLUENZA RUSSA

L’influenza russa (1889), originata probabilmente tra l’Asia e la Russia, grazie allo sviluppo dei trasporti raggiunse rapidamente anche l’Europa. I morti accertati nel mondo sono circa un milione di cui 11.700 in Italia. Gli ammalati presentavano sintomi respiratori, gastrointestinali e neurologici, compresi la perdita o l’alterazione della percezione del gusto e la perdita dell’olfatto, si tratta di sintomi molto simili a quelli del COVID-19.

INFLUENZA SPAGNOLA

Si diffuse tra il 1918 (subito dopo la Prima Guerra Mondiale) e il 1920 e uccise un centinaio di milioni di persone in tutto il mondo. Prese il nome di "spagnola" perché la Spagna, non coinvolta nella guerra, non era soggetta alla censura della stampa. Definita "la più grave forma di pandemia della storia dell'umanità", i sintomi della spagnola somigliano a quelli influenzali, ovvero febbre, mal di gola, congestione nasale, dolori muscolari e alle articolazioni, tosse secca, diarrea, nausea, insufficienza respiratoria acuta e polmonite batterica.

INFLUENZA ASIATICA

Nel 1957 si registrò in Cina il virus influenzale A H2N2 di origine aviaria e si è diffuso in tutto il mondo. L'influenza asiatica si manifesta con febbre, tosse, dolori muscolari, stanchezza, mal di gola, difficoltà respiratorie, inappetenza e rifiuto del cibo, polmonite, convulsioni, insufficienza cardiaca.

INFLUENZA DI HONG KONG

Nel 1968 da Hong Kong si diffuse un virus molto simile a quello dell'influenza asiatica. Tra i sintomi si riscontrano: febbre alta, dolori articolari, congestione nasale, tosse grave, stanchezza e  irritazione oculare. Si trasmette attraverso particelle chiamate aerosol espulse da bocca e naso.

VIRUS DELL'IMMUNODEFICIENZA UMANA (HIV) 

Nel 1981 si registrarono i primi casi di HIV, noto anche come AIDS, e si diffuse in tutto il mondo. I sintomi sono simili a quelli influenzali (come febbre, mal di testa, mal di gola, ingrossamento dei linfonodi e della milza, rush cutanei, dolori muscolari) e a quelli della mononucleosi infettiva. Il virus si trasmette quando c'è un contatto con sangue, sperma, liquido vaginale, pre-iaculazione, latte materno e può essere trasmesso da madre a figlio.
David Wojnarowicz, Senza nome (Cadute di bufali), 1988-1989

EPIDEMIA DI SARS

Dalla Cina, tra il 2002 e il 2004, l'epidemia di SARS, nota come sindrome respiratoria acuta grave, si diffuse in ventisei nazioni contagiando più di 8.000 persone. Questa malattia può essere trasmessa attraverso piccole goccioline di saliva e/o attraverso il contatto di superfici che sono state toccate dalla persona infetta, provocando infezioni delle vie respiratorie: raffreddore, polmonite e bronchite.

INFLUENZA AVIARIA

Polmonite letale trasmessa dagli uccelli, nota anche come peste aviaria, si diffuse nel 2003. I sintomi, simili a quelli dell'influenza, sono: febbre, tosse, odinofagia, dolori muscolari, congiuntivite, problemi respiratori e polmonite.

INFLUENZA SUINA

Nel 2009 comparve l’influenza suina A H1N1, originata dai maiali, che contagiò in Italia oltre un milione e mezzo di persone. I sintomi comprendono: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari, mal di testa, stanchezza, diarrea, vomito, insufficienza respiratoria e polmonite. 
MERS (Middle East Respiratory Syndrome)

Questa malattia (coronavirus della Sindrome Respiratoria medio-orientale), nota anche come "influenza cammello", comparve nel 2012 in Arabia Saudita. Originata dai pipistrelli, fu trasmessa in epoca remota ai dromedari. Tra i sintomi: febbre, mialgia, insufficienza respiratoria acuta e insufficienza renale acuta. 
EBOLA

Comparve per la prima volta nel 1976 in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo, per poi ricomparire nel 2014. Si diffuse dall'Africa occidentale a causa, probabilmente, del contatto con cacciagione infetta. I sintomi iniziali dell'ebola si confondono con quelli della malaria: febbre tifoide, dissenteria e febbri tropicali. Seguono poi le emorragie che possono essere interne o esterne.  L'Istituto Superiore di Sanità ha rilevato 11.325 vittime in dieci paesi (Liberia, Guinea, Sierra Leone, Mali, Nigeria, Senegal, Spagna, Regno Unito, Italia, Stati Uniti d'America).

EPIDEMIA DI DENGUE

Si diffuse nel sud-est asiatico (Filippine, Malaysia, Vietnam, Bangladesh, Pakistan, Thailandia, Singapore, Laos) e nel centro e sud America (Brasile, Messico, Colombia, Perù, Bolivia, Paraguay, Ecuador, Argentina) tra il 2019 e il 2020. La malattia, trasmessa da zanzare del genere Aedes, si manifesta con eruzioni cutanee simili a quelle del morbillo accompagnate da febbre, mal di testa e dolori articolari. 

COVID-19 ( COronaVIrus Disease 19)

Questa malattia si diffuse tra il 2019 e il 2021 dalla città di Wuhan (Cina) in tutto il mondo. Nota anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, si trasmette attraverso goccioline respiratorie e tra persone che sono in stretto contatto tra loro. Gli ammalati di COVID-19 possono essere asintomatici (privi di sintomi) oppure presentare dei sintomi simili a quelli dell'influenza, febbre, congestione nasale, mal di gola, tosse secca, respiro corto, vomito, diarrea, perdita dell'olfatto, alterazione del gusto e mal di testa, mentre nei casi peggiori la malattia può evolversi in  polmonite e insufficienza multiorgano.
Milo Manara - Eroi Covid, 2020

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