PROFUMO DI PRIMAVERA

Ogni anno si attende con ansia la bella stagione. Il dolce tepore dell'aria, il profumo dei fiori, il cielo terso e blu, il cinguettio degli uccellini e il sole splendente scaldano il cuore e  mettono tutti di buon umore.
Con l'arrivo della primavera tutto si trasforma, la neve sui monti inizia a sciogliersi, la natura rifiorisce e gli animali in letargo si risvegliano. 

Nell'emisfero boreale l'equinozio di primavera si verifica oggi, mentre nell'emisfero australe si verifica quello d'autunno. 
Equinozio deriva dalle parole latine "aequus" (uguale) e "nox" (notte), infatti due volte l'anno, il giorno e la notte hanno la stessa lunghezza su tutta la Terra. Ma, secondo gli studiosi il giorno e la notte non sono esattamente uguali, poichè la Terra riceve qualche minuto in più di luce.
Secondo il National Weather Service degli Stati Uniti, durante e per diversi giorni prima e dopo l'equinozio, "la lunghezza del giorno varierà da circa 12 ore e 6 minuti e mezzo all'equatore, a 12 ore e 8 minuti a 30 gradi di latitudine, a 12 ore e 16 minuti a 60 gradi di latitudine".
Inoltre, come spiegato da space.com "gli equinozi non si verificano necessariamente nello stesso giorno ogni anno, piuttosto accadono intorno il 20 marzo e il 23 settembre. (...) Gli equinozi segnano l'inizio astronomico della primavera o dell'autunno, a seconda dell'emisfero. Tuttavia, l'inizio meteorologico di queste stagioni è il 1 ° marzo e il 1 ° settembre".

La primavera è la stagione della rinascita e dell'amore, ce lo dicono i poeti che si sono lasciati ispirare dalla bella stagione con i loro soavi versi:

La primavera
Giuseppe Parini

La vaga Primavera
Ecco che a noi sen viene;
E sparge le serene
Aure di molli odori.
L’erbe novelle e i fiori 5
Ornano il colle e il prato.
Torna a veder l’amato
Nido la rondinella.
E torna la sorella
Di lei a i pianti gravi: 10
E tornano a i soavi
Baci le tortorelle.
Escon le pecorelle
Del lor soggiorno odioso;
E cercan l’odoroso 15
Timo di balza in balza.
La pastorella scalza
Ne vien con esse a paro;
Ne vien cantando il caro
Nome del suo pastore. 20
Ed ei, seguendo Amore,
Volge ove il canto sente;
E coglie la innocente
Ninfa sul fresco rio.
Oggi del suo desio 25
Amore infiamma il mondo:
Amore il suo giocondo
Senso a le cose inspira.
Sola il dolor non mira
Clori del suo fedele: 30
E sol quella crudele
Anima non sospira.

Primavera vicina
Johann Wolfgang Goethe

Più morbida, più lieve
l’aiuola, ecco, s’inturgida;
candide come neve
ondeggian le campanule,
un vivo ardor di fuoco
va dispiegando il croco;
il suol di sangue stilla,
lo smeraldo sfavilla.
Le primule si gonfiano
con borioso piglio;
mentre l’astuta mammola
s’asconde ad ogni ciglio;
un alito possente
scuote la vita intera.
È viva, è qui presente
ormai la primavera.

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