Luigi Pulci

 

TRIPUDIO DELLA POESIA


LA CULTURA UMANISTICO-RINASCIMENTALE
 1400-1550

LUIGI PULCI 

LUIGI PULCI (1432- 1484) EREDE DELLA TRADIZIONE BURLESCA E POPOLANA DELLA CULTURA FIORENTINA, FU FIGURA DISSONANTE NEL CLIMA RAFFINATO E NEOPLATONICO DELLA CORTE MEDICEA. NEL 1461, GRAZIE ALLA PROTEZIONE DI LUCREZIA TORNABUONI, MADRE DI LORENZO IL MAGNIFICO, RIUSCÌ  A ENTRARE NELLA CERCHIA MEDICEA CON L'INCARICO DI SCRIVERE IL SUO CAPOLAVORO, IL MORGANTE, LA CUI COMPOSIZIONE LO OCCUPÒ FINO ALLA MORTE. INIZIÒ UN PERIODO DI GRANDE AMICIZIA TRA IL POETA E IL SIGNORE DI FIRENZE, CHE LO SOCCORSE PIÙ VOLTE QUANDO SI TROVÒ IN DIFFICOLTÁ ECONOMICHE. DAL 1446 INIZIÒ UN PERIODO MOLTO POSITIVO DELLA SUA VITA: SCRISSE LA FAVOLA VILLERECCIA BECA DA DICOMANO; EBBE L'INCARICO DI CELEBRARE LA GIOCA VINTA DA LORENZO NEL 1469; LO ACCOMPAGNÒ NEL 1471 IN UN'IMPORTANTE MISSIONE DIPLOMATICA A NAPOLI PRESSO LA CORTE ARAGONESE. (DeA)


LUIGI PULCI
COSTOR, CHE FAN SÌ GRAN DISPUTAZIONE

Costor, che fan sì gran disputazione
dell’anima ond’ell’entri o ond’ell’esca,
o come il nocciuol si stia nella pesca,
hanno studiato in su ’n gran mellone.

Costoro, che discutono con grande fervore sull'anima, da dove essa entri o esca, o su come il nocciolo stia dentro la pesca, hanno studiato su un gran melone [frutto povero di sostanza].

[5] Aristotile allegano e Platone
e voglion ch’ella in pace requiesca
fra suoni e canti, e fannoti una tresca
che t’empie il capo di confusïone.

Citano come autorità Platone e Aristotele, e affermano che l'anima riposi in pace tra suoni e canti, e fanno una tale danza [una tale discussione] che ti riempie di confusione la testa.

L’anima è sol, come si vede espresso,
[10] in un pan bianco caldo un pinocchiato,
o una carbonata in un pan fesso;

L'anima, come si vede chiaramente, è solo un confetto dentro un pane caldo, o una fetta di carne in mezzo a due fette di pane;

et chi crede altro ha ’l fodero in bucato:
e que’ che per l’un cento hanno promesso
ci pagheran di succiole in mercato.

E chi la pensa diversamente è davvero pazzo: e quelli che ci hanno promesso cento per uno, ci pagheranno con castagne cotte al mercato.

[15] Ma dice un che v’è stato
nell’altra vita, e più non può tornarvi,
che appena con la scala si può andarvi.

Ma uno che è stato nell'altra vita, e non ci può tornare, dice ci si può andare a stento con una scala.

Costor credon trovarvi
e’ beccafichi e gli ortolan pelati
[20] e buon vin dulci e letti sprimacciati.

Costoro credono di trovarci i beccafichi e ortolani [uccelli prelibati] già spennati, e buoni vini dolci e letti comodi.

E’ vanno dietro a’ frati:
noi ce n’andrem, Pandolfo, in valle buia,
senza sentir più cantar alleluia!

Essi seguono i frati: noi, Pandolfo, andremo in una valle buia, senza sentire più cantare "alleluia"!





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