GENERE: EPICA, INNI E TEATRO
AUTORE DELLE ORIGINILivio Andronico (280 a.C. - 205 a.C.) nacque a Taranto, colonia della Magna Grecia. Durante la guerra tra Taranto e Roma, fu fatto prigioniero e divenne schiavo di Livio Salinatore. In seguito fu liberato e assunse il praenomen del suo liberatore, anteponendolo al proprio nome di Andronico. Svolse l'attività di grammaticus, ovvero insegnante di latino e greco. Nel 240 a.C., in occasione dei ludi romani, fu rappresentata una sua opera teatrale che segnò l'inizio della letteratura latina. Nel 207 a.C. compose un partenio (inno) in onore di Giunone per allontanare la minaccia cartaginese di Asdrubale. Gli venne affidata la direzione del collegium scribarum histrionumque. Scrisse tragedie cothurnate, cioè di argomento greco, il suo genere preferito, e vi recitò personalmente: Achilles, Aegisthus, Aiax Mastigophorus, Equos Troianus, Hermiona, legate al ciclo della guerra di Troia. Inoltre, scrisse anche Andromeda, Danae e Tereus. Si ispirò a Sofocle ed Euripide. Compose anche commedie palliate, di argomento greco, ed è considerato il primo autore di questo genere teatrale; una sola commedia è attestata con sicurezza: Gladiolus (Sciaboletta). Il protagonista è il soldato fanfarone, un personaggio ripreso dalla commedia nuova greca e da Plauto nel Miles Gloriosus. Egli si cimentò anche con il genere epico, con la sua opera più nota, l’Ondusia, una traduzione artistica dell'Odissea in versi saturni. Si sforzò di adattare l'opera al contesto romano, tentando una romanizzazione del mito. Abbiamo sei frammenti. La traduzione è fedele ma artistica, dotta e sofisticata, ed è un'opera autonoma. Creò una lingua letteraria ispirata ai carmina romani, utilizzando anche arcaismi.
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